La comunicazione del mondo del vino oggi sta cambiando: la carta stampata non basta più e la diffusione di internet con la sua complessità ed interattività, permette di raggiungere anche coloro che non leggono le testate del settore.
Ma comunicare circa un milione di etichette (tquesta la produzione stimata per l’ Italia), è un’impresa difficile.
Quindi, come comunicare? Tra addetti ai lavori ci si scambia opinioni, ci si confronta, fuori e dentro la rete.
Nel 2008 ho aperto un blog, Le Pubbliche Relazioni del Vino, proprio per affrontare queste tematiche lasciando spazio al confronto tra gli addetti ai lavori, comunicatori soprattutto ma anche appassionati e aziende.
Il punto di vista dei racconti è il mio, ovvero di chi vorrebbe, col suo lavoro, aiutare le aziende a valorizzare il loro; di chi, con carta, penna e numeri alla mano, vorrebbe consigliare, suggerire, proporre. E non è sempre facile. Dalla teoria alla pratica si passa per il mare magno dell’incomprensione, delle difficoltà, delle mancanze di possibilità e altre cose.
Ho pensato quindi di cercare un altro punto di vista, cioè quello dei produttori; ho ripensato alle chiacchierate fatte nel corso degli anni, alle domande poste e ricevute, ai confronti spesso acesissimi sul modo di agire, di investire, di promuovere; ho elaborato così delle domande, a mio vedere significative e utili, e le ho condivise con alcuni di loro.
E’ nata così una serie di interviste che pubblico sul blog.
Con queste interviste, non ho la pretesa di fornire uno spaccato esaustivo dello stato dell’arte, ma solo il desiderio di far raccontare le singole esperienze e far comprendere, a chi le leggerà, come le aziende comunicano e le difficoltà che incontrano nel farlo.
Ogni venerdì, con cadenza quindicinale, si alternano quindi gli interventi di produttori impegnati con circa 30 domande così da raggiungere nello specifico tutti gli aspetti più importanti della questione.
Ha aperto i confronti l’intervista a Marilena Barbera, delle Cantine Barbera di Menfi, in provincia di Agrigento seguita da Chiara Martinotti, altra produttrice ma con le radici piantate decisamente più a nord essendo la responsabile commerciale di Cascina Gilli, azienda piemontese della zona di Asti.