Difficile, tra dazi altissimi e barriere doganali, sfondare nel mercato dell’India, per i produttori di vino del mondo. Eppure è uno dei mercati con le più grandi potenzialità, a detta di tanti analisti.
E allora c’è chi ha deciso di “aggredirlo” dall’interno, come la griffe del lusso Moet-Hennessy (Lvmh) che, come riportato da “Decanter”, ha tra i suoi piani quello di produrre bollicine “made in India”.
Il gruppo francese sta completando i lavori per la realizzazione della cantina nel Nashik, nella regione di Dindori (fine prevista nel 2014), con 19 ettari piantati nel 2011, a Pinot Nero, Chenin Blanc e Chardonnay, che dovrebbero garantire una capacita produttiva di 50.000 casse all’anno. Il tutto per abbattere i prezzi e iniziare ad aprire il mercato degli sparkling wine, che in un Paese che conta 1,4 miliardi di abitanti come l’India è praticamente inesistente, visto che nel 2012, secondo i dati di International Wine & Spirit Research, si è attestato a 94.000 casse.