Pubblicata un’analisi di Coldiretti, relativa al commercio con l’estero nei primi tre mesi del 2012.
L’export di vino all’estero che fa segnare un aumento del 7% in valore, in controtendenza rispetto al dato generale.
L’analisi di Coldiretti, realizzata in occasione della diffusione dei dati Istat di aprile, evidenziano un calo dell’1,7 per cento nelle esportazioni: il vino e’ diventata la voce piu’ importante dell’export agroalimentare nazionale con oltre la meta’ del fatturato all’estero che – sottolinea la Coldiretti – viene realizzato nei Paesi dell’Unione europea, con la Germania (+11%) in testa tra i paesi comunitari che apprezzano il vino Made in Italy seguita dalla Gran Bretagna (+16%).
Poco meno di un quarto del fatturato estero e’ stato pero’ ottenuto – precisa Coldiretti – negli Stati Uniti con un aumento in valore del 3 per cento nel 2011. La vera sorpresa – continua la Coldiretti – viene pero’ dai paesi asiatici a partire dalla Cina dove le esportazioni di vino sono cresciute del 32 per cento, e dal Giappone (+23). Il risultato sui mercati esteri e’ di buon auspicio per la produzione 2011 che – rileva Coldiretti – e’ risultata di buona qualita’ ma su livelli da minimo storico con un calo record del 14 per cento per un quantitativo stimato attorno ai 40 milioni di ettolitri. Sul piano qualitativo – precisa la Coldiretti – oltre il 60 per cento della produzione e’ stata destinata a uno dei 517 vini Docg, Doc e Igt riconosciuti in Italia.