Per il marketing d’impresa non basta più informare, comunicare, coinvolgere, ma diventa necessario narrare. È questa la nuova frontiera: i brand iniziano a raccontare storie. I prodotti iniziano a essere storie. E il marketing diviene narrativo producendo, a seconda delle forme comunicative scelte (storia, fiaba, novella, gossip, romanzo) o del mezzo comunicativo (film, fumetto, affreschi, cartelloni), risultati diversi.
Lo storytelling non è semplicemente un raccontare storie ma un metodo; traduce e promuove le “cose” in parole, immagini, suoni e percezioni “reali”, le rende “vere” e legittimate ad esistere.
L’azienda, i suoi beni, la sua attività, le sue risorse umane attraverso lo storytelling, fanno così parte di un racconto che mira a coinvolgere e rendere partecipi i suoi interlocutori, interni ed esterni.
Lo Storytelling è ciò che crea reputazione e consente di muovere le persone e la reputazione di un’azienda è il motore che muove le persone a fare, acquistare, raccomandare e condividere.
Il vino è forse l’indicatore più preciso di ciò che una terra è in grado di esprimere in termini di caratteristiche e tradizioni; da sempre il bere vino è un atto di cultura.
Quando il consumatore pensa al vino, infatti, immagina atmosfera, profumi e colori.
Vino e racconto, quindi, vivono di una simbiosi imprescindibile. Ecco perché, in questo settore più di altri, lo storytelling rappresenta uno strumento fondamentale.
Fare storytelling, però, non significa solo elaborare fiumi di parole o di immagini; alla base deve esserci una strategia per generare il capitale narrativo, rilevanza e pertinenza, in quanto le storie devono essere coerenti con il brand, posizionamento, ossia prendere posizione e costruire oggetti rilevanti, azione che comporta l’ascolto del consumatore/fruitore, misurazione per comprendere l’efficacia di una storia.
Una narrazione costa in termini d’investimento economico, ma anche e soprattutto d’organizzazione, perché “non ci si racconta da soli”.
E sono infatti i racconti degli altri che vanno a costruire, giorno per giorno, la reputazione di un’azienda/prodotto.
Una strategia dovrebbe basarsi su tre pilastri fondamentali: costruire, condividere e coinvolgere.
Costruire significa valutate azienda e prodotti, come vengono percepiti dai clienti finali; dopodiché si andrà a costruire la propria storia.
Condividere la vostra storia, diffondendola attraverso i giusti mezzi: web, social media, eventi, PR, etc.
Coinvolgere i vostri pubblici, fruitori e produttori di valore aggiunto; una storia, se non è raccontata anche da altri, che la condividono, rimane solo una storia nel cassetto.
In Italia esistono migliaia di etichette che il consumatore fatica a distinguere e alle quali fatica a legarsi; una storia da condividere può essere un ottimo strumento per legare e fidelizzare.
Un esempio la campagna ‘Con un vino Marchesi de’ Frescobaldi hai sempre una storia da raccontare’. Senza utilizzare video, ma con il solo ausilio di testi scritti e racconto orale, la campagna narra la storia che sta dietro ad ogni vino, riuscendo così a raccontare il prodotto non dal punto di vista tecnico ma da quello emozionale.
I soggetti della campagna stampa hanno per visual un grande libro aperto. Sulla parte destra è incastonata la bottiglia e su quella di sinistra è raccontata la sua storia, con un lungo testo. In radio, la voce di un uomo racconta ogni vino come leggesse una storia che inizia con ‘C’era una volta’. L’idea ha anche trovato spazio in rete, dove le storie si sono moltiplicate raccontando anche lo stesso medesimo vino da punti di vista diversi.
Il coinvolgimento del consumatore finale è stato stimolato da “una cena da raccontare”, un gioco che conduce per mano il lettore nell’organizzazione di una cena “virtuale”, nella scelta di un piatto e nell’abbinamento del vino giusto, vino che viene raccontato in due storie differenti tra le quali il lettore può scegliere ed, inviando i suoi dati, può ricevere le ricette da preparare. Acquistando il prodotto il consumatore entra a far parte del mondo Frescobaldi, condivide i valori dell’azienda, che nel sito sono messi in evidenza. Punto di forza, sicuramente la comunicazione strutturata e coordinata su vari mezzi.