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Libri | Sulle ali del Barolo

Acquerello
Acquerello

Il Barolo non si beve soltanto ma si può leggere con lo stesso piacere. Ce lo insegna Gianni Gagliardo in questi suoi appunti di viaggio alla ricerca di tracce consistenti di questo grande vino italiano in ogni parte del mondo.

Nella bella prefazione, il giornalista Aldo Cazzullo scrive:

Al momento di partire per i Mondiali in Brasile, mi sono ricordato che in questo bel libro di Gianni Gagliardo c’è un capitolo dedicato al quartiere della movida di Rio, Lapa. […]Fatto sta che sono stato a Lapa dopo aver letto il capitolo di Gagliardo, e in effetti ho ritrovato la stessa atmosfera che lui racconta.[…]
Credo che il libro di Gianni arricchisca il lettore e gli dia motivi di riflessione. La sua è una storia ‘glocal’. La storia di una famiglia di Langa, che per valorizzare al massimo il suo prodotto, profondamente legato alla terra, si mette in viaggio per il mondo. La Langa ha questo di bello, rispetto alla Toscana: il vino non lo fanno gli aristocratici, ma i contadini; non ci sono i latifondisti, c’è la piccola proprietà familiare. Questo non significa che il langhetto sia una persona normale. Tutt’altro. Il langhetto non assomiglia al torinese: strutturato, inquadrato, militare, operaio, comunista, prete sociale. Il langhetto è un irregolare. Abbiamo avuto scrittori, lingere, suicidi, giocatori d’azzardo. E vignaioli. La nostra è una terra magica, non a caso dà frutti misteriosi come il tartufo e appunto il vino. La storia dei vignaioli di Langa è ancorata in profondità alla tradizione, al dialetto, al territorio.

“Sulle ali del Barolo” è un taccuino di appunti che ferma emozioni e incontri e che ci consegna una parte segreta e felicemente narrativa di uno tra i più apprezzati produttori vinicoli delle Langhe. A corredo istantanee in bianco e nero dei tanti paesi attraversati partendo dalle Langhe passando per Jakarta, Stoccarda, Mosca, il Kazakistan, Casablanca, le Filippine, Taiwan, San Paolo del Brasile, Saigon. E poi la Cina, Bankok e Tel Aviv, Delhi e la Birmania. Ma anche luoghi più domestici come Torino, Nizza, Roma e Napoli. Il Barolo sta sullo sfondo, se ne intuisce il profumo, è il motivo che muove l’autore a ripartire.

Infine il Barolo torna ad essere il protagonista nelle gallerie di illustrazioni che danno colore alla raccolta di racconti, immagini di calici simbolici realizzate da Vincenzo Reda con la materia vino.


Sulle ali del Barolo, di Gianni Gagliardo
Cinquesensi Editore

Sulle ali del Barolo
Sulle ali del Barolo